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Io grazie ai miei turni di merda non mi ricordo mai che giorno è. Oggi è domenica giusto? Per fortuna che almeno stasera riesco ad uscire un pò come le persone normali...in genere mi toccano i fine settimana al lavoro e faccio i riposi dei parrucchieri :(

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Questo ragionamento non sta in piedi, se la gente viene solo quando si popola non si popola mai, no? VOGLIAMO UN COMMITMENT PIU' SERIO :phu:

 

Tutti a casa tua? :D

 

Tutti da me! :D

 

Tutti a scontare il post sabato sera XD

 

Effettivamente mi sono ritrovata a vivere un week end piuttosto alcolico, rientrando da casa di amici alle 5 sbronza di whisky: sono rimasta immobile sul divano per la maggior parte della giornata. Poi pero' ho preso la mia nuova biciclettina e sono stata in giro per quasi due ore! Qui fa caldo ancora, e il lungo Garonna d'estate e' bellissimo!

 

 

:noey::noey::noey: oramai l'abbiamo perso

Edited by L.
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Dipende da te fondamentalmente. Innanzitutto la crisi c'e' anche qui, quindi non e' piu' semplice come una volta arrivare e trovare subito lavoro, anche come cameriere o commesso fondamentalmente perche' ci sono meno posti e piu' persone che fanno la stessa cosa. Londra e' carissima (anche se poi gli stipendi sono piu' o meno proporzionati), quindi devi metterci in conto che se vuoi trasferirti devi avere dei risparmi e considerare che potresti trovare lavoro in una settimana o metterci 2-3 mesi per trovare una qualsiasi entrata. Il fatto e' che e' una citta' che offre tantissime possibilita', ma ovviamente ci sono anche tante persone che le cercano quindi devi essere veramente determinato e deciso in quello che vuoi fare. Se lo sei, non ti aspetti di trovare il mondo dei balocchi e sei uno che si sa dare da fare, Londra e' fattibile.

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ma tipo... è fattibile viverci?

cioè trovare un lavoro e mantenersi...

Io faccio il programmatore, ma trovare lavoro come cameriere o qualcosa del genere è possibile?

 

scusa la franchezza eh,ma fai il programmatore,a mio parere un lavoro interessantissimo e vai a Londra per fare il cameriere...scusa,ma non ne vedo il senso.

 

Poi vabbè ci sono quelli che pensano che Londra sia il paese dei balocchi e poi finiscono per pulire i cessi da Cafè Nero,ma vabbè quella è un'altra categoria. E' che tutta sta gente che pensa chissà cosa ci sia Londra,chissà cosa pensano di trovare,mi ha un po' stancato. Francesco ovviamente non parlo di te,è un discorso generale il mio, è che c'è tutta sta gente che parte in quarta per Londra e poi magari c'è stato solo una settimana in vacanza.

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Sono abbastanza d'accordo con Fre, a parte per una cosa: a meno che non siano lavoro in accademia/ricerca, e' molto difficile arrivare e trovare lavoro straight away nel settore che vuoi o anche cercarlo dall'Italia, quindi ci sta magari che all'inizio ripieghi su qualcosa per vivere. Francesco, e' chiaro che nel tuo caso visto che fai un lavoro non solo figo ma anche molto ricercato e ben pagato qui, non ti consiglierei di trasferirti se vuoi solo fare un'esperienza. Lavorare come cameriere mentre cerchi un lavoro piu' sostanzioso ci sta, ma non credo che sia sensato venire a Londra 'just because', come fanno tanti e - sorpresona - dopo due mesi stanno a fare la fame, tornano in Italia e detestano la citta'. Come ho detto, Londra e' una cita' che offre molte possibilita', ma non e' il paradiso che spesso viene dipinto in Italia o dopo una vacanza studio di una settimana.

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è praticamente quello che penso io,quindi togli quella cosa,siamo d'accordo su tutto moglia,solo che io non so scrivere ahahahah!

in campo accademico si è molto più facilitati,se si studia lì però,altrimenti se ti sei laureato in Italia e pensi poi di poter far fortuna lì,stai apposto. anch'io al posto degli inglesi ragionerei così perchè prendere un laureato di un'università straniera quando posso prendere qualcuno che ha dato i soldi a una mia università?

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Questo non e' vero pero' Fre, in campo accademico as in, nella ricerca, tendono ad avere gruppi il piu' internazionali possibile - ad esempio nel gruppo di Caterina mi sa che erano piu' stranieri che inglesi! Anche in campo lavorativo esistono addirittura delle policies spesso dove una percentuale di impiegati deve per forza essere internazionale. Questo discorso vale piu' per l'America, dove prendere impiegati internazionali costa alla compagnia in visa etc. Devo dire che il sistema lavorativo, da quel punto di vista, e' abbastanza fair. Lo svantaggio che abbiamo noi e' che rispetto a persone della nostra eta' che hanno studiato qua noi abbiamo meno esperienza lavorativa.

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Scusate, non volevo creare discussioni apocalittiche :D

Era solo una curiosità: l'idea di andar fuori dall'Italia per imparare bene la lingua ed arrangiarmi al 100% c'è da qualche tempo, ma non penso sia una cosa che farò entro breve.

Ho amici in giro per il mondo però a livello musicale Londra è su di un altro pianeta, ne parlavo giusto con un mio amico che ha abitato li 6 mesi proprio per dei master di musica...

 

Ah, ho parenti a Los Angeles, quindi volendo potrei far leva su quelli :D ehehehhe

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Ma figurati, mica sono discussioni apocalittiche :)

 

Anche li', mi sento di doverti avvertire che non e' proprio il paradiso, e te lo dico perche' il mio ragazzo suonava in una band. Devi avere molta faccia come il culo, e impegnarti a fare un sacco di networking, perche' ci sono tantissime bands che cercano di fare la stessa cosa.

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Ma figurati, mica sono discussioni apocalittiche :)

 

Anche li', mi sento di doverti avvertire che non e' proprio il paradiso, e te lo dico perche' il mio ragazzo suonava in una band. Devi avere molta faccia come il culo, e impegnarti a fare un sacco di networking, perche' ci sono tantissime bands che cercano di fare la stessa cosa.

 

ah, non dico a livello di gruppi, quanto a livello di cultura musicale. Un concetto che in italia non esiste...

Poi come in tutte le cose, uno su mille ce la fa... e di solito è uno che è pieno di soldi o è un genio. :D

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Questo non e' vero pero' Fre, in campo accademico as in, nella ricerca, tendono ad avere gruppi il piu' internazionali possibile - ad esempio nel gruppo di Caterina mi sa che erano piu' stranieri che inglesi! Anche in campo lavorativo esistono addirittura delle policies spesso dove una percentuale di impiegati deve per forza essere internazionale. Questo discorso vale piu' per l'America, dove prendere impiegati internazionali costa alla compagnia in visa etc. Devo dire che il sistema lavorativo, da quel punto di vista, e' abbastanza fair. Lo svantaggio che abbiamo noi e' che rispetto a persone della nostra eta' che hanno studiato qua noi abbiamo meno esperienza lavorativa.

 

ma io parlo di persone che hanno studiato lì,che siano inglesi o non. prendi matteo,se non avesse studiato ad oxford col cacchio che l'avrebbero preso nelle case editrici,anche solo per un internship.

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Anche in campo lavorativo esistono addirittura delle policies spesso dove una percentuale di impiegati deve per forza essere internazionale. Questo discorso vale piu' per l'America, dove prendere impiegati internazionali costa alla compagnia in visa etc. Devo dire che il sistema lavorativo, da quel punto di vista, e' abbastanza fair.

 

...e qua entro in campo io! :D

 

(per chi non lo sapesse ho la ragazza cresciuta negli usa)

 

silvia, mica è tanto vero quello che dici...cioè sulla carta si visto che si cerca di eguagliare le minoranze, ma -in pratica- molti lavoratori meritevoli vengono messi alla porta perchè si deve assicurare il lavoro ad una tot. percentuale di minoranza.

 

cosi è successo al padre della mia ragazza, all'università dove lavorava...alcuni suoi colleghi prof. cacciati per far posto agli indiani che non facevano niente..

 

non è un discorso razzista eh, solo un dato di fatto :)

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Questo anche è vero Luca, il mio discorso era solo per dire che se c'è discriminazione c'è sia da una parte che dall'altra. Poi considera che in America sono molto piú ossessionati con il problema delle ethnic minorities e del razzismo, e finiscono per diventare discriminatori al contrario.

 

Per quanto riguarda le internship Fre, a parte che non è sempre vero (Ben ha trovato la sua dall'Italia e manco ha la laurea), peró più che altro è una questione anche economica: molti fanno l'università con uno student loan che si comincia a pagare dopo che cominci a guadagnare un tot, quindi ci credo che vogliono sistemare i loro neolaureati prima possibile. Per i lavori meno junior, diventa più facile.

 

Detto questo, nessun sistema è perfetto e ci sono tantissime cose che non mi piacciono qui e che sono ben nascosti dalla superficie delle cose.

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